Riparte la stagione della Lilliput Settimo Torinese, attesa domenica pomeriggio con inizio alle 16.30 al PalaSanBenigno dalla Omia Cisterna. Il fanalino di coda del campionato di Serie A2 è una formazione da non sottovalutare, vista la giovane età e l’ambizione della società laziale, in crescita nonostante i risultati altalenanti di questa stagione. Il termine “ripartire”, però, non si sposa con la realtà vissuta dalle biancoblu e dal mondo della pallavolo, visto che, come spiega il capitano della Lilliput, Federica Biganzoli, si è “sentita poco la fine dell’anno”, complici le “poche pause a parte i tre giorni di capodanno”.
– Si torna in campo finalmente…
“Non abbiamo mai smesso di allenarci, siamo sempre in palestra e non vedevamo l’ora di ricominciare a giocare”.
– Che avversaria ti aspetti per domenica?
“Una squadra giovane, senza nomi altisonanti o di grande esperienza, ma con grande fisico, centimetri e alcune giocatrici da tenere d’occhio. Abbiamo studiato come limitarle, ma per quanto studiamo l’avversaria molto dipende da noi. Dobbiamo pensare al nostro gioco, ripartendo da quello che dobbiamo fare bene e costruendo la partita su quello”.
– Ci sarà la possibilità, al termine del girone di andata, di migliorare quanto fatto in tutto lo scorso campionato…
“Far meglio dell’anno scorso era un obiettivo, ma non l’unico. É cambiato tanto dalla passata stagione, una sorta di rivoluzione. Abbiamo ricominciato, quindi ogni paragone è sbagliato, è cambiato tutto: dall’allenatore alla squadra, un viavai di gente. Siamo contente di aver quasi migliorato la passata stagione, ma non ci accontentiamo: non ci montiamo la testa, vogliamo continuare a far bene riducendo i blackout, come quelli vissuti con Chieri e Soverato”.
– Cosa ti porti dallo scorso anno e cosa desideri per il nuovo?
“Si stanno definendo dinamiche di gruppo, si stanno identificando i leader, le giovani stanno crescendo, il gruppo è sempre più solido. Questo è il meglio della scorsa stagione, il miglioramento di questa condizione è anche l’obiettivo per il 2017”.
– Invece dal punto di vista individuale?
“Lo scorso anno è stato il mio primo in serie A: sono contenta delle mie prestazioni e di come mi sono messa alla prova. Quest’anno mi serve un passo avanti a livello caratteriale, ho quasi 30 anni, sono il capitano, ho responsabilità. La mia sfida è caratteriale, voglio saper gestire il rapporto con le mie compagne. Il mio obiettivo è diventare un’atleta completa anche da quel punto di vista. Cominciando da domani, un’occasione che non devo lasciarmi scappare”.